Uscendo dal centro storico della città, presso porta Santa Maria Maggiore, e percorrendo Viale V. Emanuele Orlando, dopo aver preso il bivio che porta a Pietralunga, troviamo su una leggera altura il Convento di San Giovanni Battista dei padri Minori Osservanti, detti gli Zoccolanti. La chiesa fu costruita tra il 1473 ed il 1529 e venne in seguito trasformata nei secoli XVII e XVIII. La facciata ed il portico, risalenti al 1687, sono opera dell’architetto tifernate Nicola Barbioni. Della primitiva costruzione, portata a termine grazie al prezioso apporto del vescovo Giulio Vitelli, rimane il portale ed il chiostro al centro del quale vi è una cisterna ben conservata che reca un’antica iscrizione e una data: DOMINUS JULIUS DE VITELLIS MDXXVI. Dal convento e dalla chiesa degli Zoccolanti provengono diverse terrecotte invetriate della bottega di Andrea della Robbia, attualmente conservate nella Pinacoteca Comunale. Sotto il portico della facciata della chiesa è collocata una copia del San Giovanni Battista eseguito da Donatello nel 1457 per il Duomo di Siena. Anche questo complesso religioso, a riprova del profondo attaccamento dei tifernati verso i francescani, venne costruito con il concorso della popolazione locale ed ebbe anche la protezione di nobili famiglie. Si narra che Angela Rossi dei Conti di San Secondo Parmense, madre del cardinale Vitellozzo Vitelli, fece costruire in una sola notte la strada che dalla città portava al convento.