Natura

“L’aspetto del paese è bellissimo: immagina un immenso anfiteatro quale soltanto la natura può crearlo…”

“L’aspetto del paese è bellissimo: immagina un immenso anfiteatro quale soltanto la natura può crearlo…”così scriveva Plinio il Giovane in una lettera all’amico Apollinare descrivendo il paesaggio dell’Alta Valle del Tevere. Ancora oggi, partendo dalle sorgenti del fiume Tevere, tra verdi panorami di rara bellezza, si apre quasi all’improvviso la Val Tiberina, lembo di terra tra Umbria e Toscana disegnata dal gioco elegante delle verdi colline appenniniche che da San Sepolcro a Città di Castello formano la naturale cornice di un affresco rinascimentale. Un territorio caratterizzato da ampie pianure, da dolci colline coltivate, boschi, antichi pievi, casali, ville e castelli; un ambiente incontaminato, un paesaggio dove uomo e natura da sempre convivono in reciproca simbiosi.

Dovunque le testimonianze di un passato ben vivo che lo scorrere del tempo ha trasformato in un patrimonio inestimabile

Dovunque un senso di pace e di serenità, dovunque le testimonianze di un passato ben vivo che lo scorrere del tempo ha trasformato in un patrimonio inestimabile, che l’uomo ha saputo salvaguardare e rispettare. Il Tevere, che attraversa la pianura per circa 50 chilometri, ne ha determinato la storia e la fortuna, grazie alla fertilità che ha portato anche a tutto il territorio circostante. Ancora oggi è possibile godere di questo patrimonio percorrendo vecchi e nuovi sentieri, primo fra tutti quello francescano che partendo da La Verna si sviluppa in tutta la valle ripercorrendo i luoghi cari a Francesco: conventi, pievi, eremi situati marginalmente rispetto ai circuiti turistici più frequentati ma un percorso a forte valenza spirituale lungo itinerari riproposti con precisione e ricchezza di particolari storic

Informazioni

Un unico cammino per raggiungere Assisi sui passi di San Francesco, partendo da Nord (La Verna) o da Sud (Roma)
Da Assisi si può decidere di raggiungere a piedi la Città Eterna seguendo la Via di Francesco. E’ un itinerario – che si compie a piedi, in bicicletta e anche a cavallo – che collega tra loro alcuni luoghi che testimoniano la vita e la predicazione del Santo di Assisi. Un cammino di pellegrinaggio che intende riproporre l’esperienza francescana nelle terre che il Poverello ha calcato.
Proprio nell’aderenza alla storia di Francesco, la Via trova la sua plausibilità e il suo fascino: i paesaggi sui quali l’occhio del pellegrino si posa sono i medesimi che hanno rallegrato il cuore semplice di Francesco; le località di tappa conservano la memoria delle sue parole e delle sue gesta; la gente che si incontra lungo il cammino è “imparentata” con lui.  L’Umbria è rimasta, nonostante tutto, la terra di Francesco, nutrita di una spiritualità che parla di amore per le piccole cose, di rispetto e gratitudine per il creato, di accoglienza generosa dell’altro, chiunque egli sia.  Camminare lungo la Via di Francesco costituisce un autentico cammino dello spirito, che viene incontro al desiderio dell’uomo, anche dell’uomo d’oggi, di ricercare nelle profondità di se stesso il senso della propria esistenza. La figura di Francesco, che giganteggia in Assisi, mèta del cammino, accompagna in realtà tutto il percorso, parlando alla mente e al cuore del viandante della possibilità di condurre la vita quotidiana in piena armonia col mondo, con l’uomo e con Dio.
È un’arte di vivere preziosa, che è il più autentico frutto del cammino verso Assisi: un regalo che l’Umbria di Francesco è capace di donare al pellegrino, come ad ogni persona che le si accosti con animo aperto.

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