Voluta dai baroni Giulio e Leopoldo Franchetti e costruita alla fine del XIX secolo su progetto dell’ architetto Giuseppe Boccini di Firenze, la “Montesca” è la più suntuosa villa dei dintorni di Città di Castello. Il barone Leopoldo Franchetti, senatore e filantropo, uno dei personaggi più importanti della storia di Città di Castello, vi si stabilì con la giovane moglie, Alice Hallgarten, ed insieme furono promotori di iniziative a carattere economico, educativo e assistenziale a favore dei mezzadri, delle donne e, in generale, delle classi meno agiate.
Splendido anche l’interno della villa, decorato da artisti di diversa provenienza. Le pitture sono state realizzate dal reatino C. Marini, dal fiorentino E. Bellandi e dal perugino G. Panti, mentre le sculture sono opera del lucchese A. Passaglia. La villa, appartenente oggi alla Regione Umbria, ospita corsi di formazione e specializzazione di alto livello e di valenza europea, rinnovando così la naturale vocazione didattica ed educativa voluta dai suoi fondatori.
Parco
Realizzato insieme alla Villa a partire dal 1885, il parco di Villa Montesca è unico in Umbria per la quantità di piante e per il valore botanico. Specie esotiche e mediterranee, introdotte nell’immenso giardino dal barone Franchetti in seguito ai suoi numerosi viaggi, sono presenti ancora oggi e sono oggetto di interesse da parte di botanici ed ambientalisti. Il parco è percorso da vialetti e sentieri che si addentrano nelle varie aree secondo il gusto paesaggistico “all’inglese”. Sono soprattutto le conifere le essenze principali che ne caratterizzano la struttura, oltre a molte altre presenze vegetali curiose, rare ed imponenti.