Il parco, situato lungo la sponda sinistra del fiume Tevere, nei pressi di Rignaldello, appena fuori le mura della città, è stato realizzato dall’Amministrazione Comunale negli anni ’90 sotto la progettazione e l’attenta direzione del Dr. Marco Bani, biologo, ambientalista, oltre che speleologo.
Il parco è stato così chiamato per la presenza, oltre che di altri animali acquatici, di cigni. Alquanto singolare è la storia per la quale l’animale è stato inserito nel parco: una persona di Città di Castello trovò un cigno ferito lungo la E45 e dopo averlo curato con l’aiuto di un veterinario lo portò nel parco. Da allora questi animali così belli ed eleganti popolano, insieme ad altre specie acquatiche, il parco riproducendosi con molta facilità. Il parco viene gestito insieme ad un piccolo bar, dalla locale Associazione Arci–Caccia che, oltre agli animali, si dedica alla cura delle piante, del verde e delle attrezzature. Ogni anno nel parco si svolge un manifestazione nazionale cinofila che premia la bellezza dei numerosi cani partecipanti.