L’iscrizione di Quinto Volcacio
D(is) M(anibus).
Q(uinto) Volcacio Q(uinti) f(ilio)
Celeri militi
coh(ortis) VIIII pr(aetoriae)
beneficiario
tribuni ((centuriae)) Attici
militavit annis VIII
vixit annis XXV
Agli dei Mani. A Quinto Volcacio Celere figlio di Quinto soldato della nona corte pretoria, beneficiarius del tribuno nella centuria di Attico, militò otto anni, visse venticinque anni.
L’originale di questa iscrizione, oggi conservato al Museo Civico di Sansepolcro, si trovava utilizzati come base per una mensa di altare nella antica chiesa di San Gregorio. Il personaggio ricordato, Quinto Volcacio Celere, faceva parte della guardia imperiale dei Pretoriani: rivestiva il ruolo di beneficiarius, ovvero di soldato graduato addetto ad un ufficiale superiore per nomina diretta dell’ufficiale stesso. La famiglia dei Volcaci espresse un console nel 33 a.C. (poi proconsole d’Asia nel 29) il L. Volcacio Tullo avo del Tullus destinatario di alcune elegie del poeta Properzio.
Edizione: CIL XI, 1842.