Edificio pubblico di grande valore architettonico e ambientale, fu costruito da Angelo da Orvieto qualche anno dopo la realizzazione del Palazzo Comunale tifernate, su incarico dei Tarlati di Pietramala e fu ultimato nel 1368 quando il Comune, come si legge negli Annali, affittò cinque delle nove botteghe sottostanti. In questo Palazzo l’architetto adottò soluzioni stilistiche diverse, utilizzando dei filarotti di pietra serena levigata e squadrata. Sulle lunette sopra i portali delle botteghe al pian terreno, si intravedono consunti fregi e stemmi di Podestà che governarono Città di Castello. Un arco più ampio indica il voltone di ingresso al palazzo e comunica con la piazza retrostante. Sopra ogni porta è posta una piccola finestra a tutto sesto e in alto si aprono delle bellissime bifore ad ampio arco semicircolare. Il loggiato verso piazza Fanti fu costruito verso il 1620, mentre la facciata prospiciente piazza Matteotti fu completamente rifatta da Nicola Barbioni nel 1687.