Il Palazzo Vescovile deve la sua forma attuale ai vari rifacimenti effettuati nel corso dei secoli, in particolare dopo il rovinoso terremoto del 1789 che provocò numerosi crolli in città. Il primitivo Vescovado, risalente forse all’XI secolo, era collocato in origine nel luogo dove oggi sorge il Palazzo Comunale o dei Priori, attiguo alla Cattedrale di San Florido, mentre la sede delle magistrature cittadine si trovava presso l’odierno palazzo vescovile, accanto alla Torre civica. Per circa un secolo il Comune fece pressione sui vari vescovi tifernati affinché acconsentissero ad una permuta fra le due sedi. Il definitivo cambio di proprietà degli edifici avvenne nei primi decenni del XIV secolo, quando il vescovo si stabilì presso il Palazzo Comunale contiguo alla Torre e il Comune ottenne il Vescovado per trasformarlo nel Palazzo dei Priori. Tra il 2003 e il 2006 sono state realizzate opere di miglioramento sismico, consolidamento e restauro; tali interventi hanno portato alla luce i resti dell’antica chiesa di Santo Stefano, inglobata all’interno dello stesso Palazzo Vescovile.